Un po' di storia
Sin da quando le biblioteche hanno iniziato a
conservare oltre ai libri anche del materiale musicale o video, per
poterlo offrire agli utenti sono sorte le prime fonoteche (se cosi' si
puo' chiamare un'area attrezzata magari con un lettore di cassette o
di bobine o un giradischi) e fonovideoteche.
Con l'introduzione di nuovi supporti la biblioteca ha dovuto
acquistare nuove macchine ma di solito nel numero di 1 o 2.
L'area attrezzata a fonoteca si e' cosi' sviluppata in una serie di
postazioni con macchine diverse da una all'altra cosicche' un utente
che voleva ascoltare un disco doveva spostarsi nella postazione
dedicata sperando fosse libera.
Una prima evoluzione verso le fonoteche attuali si e' avuta con l'introduzione del concetto di centralizzazione delle sorgenti e di
postazioni capaci di selezionare autonomamente ognuna di queste.
Nella stragrande maggioranza dei casi questo veniva tecnicamente
eseguito portando ad ogni postazione tutti i segnali delle sorgenti e
da questa, tramite un selettore meccanico, selezionata quella
desiderata. Un potenziometro assicurava la regolazione del volume.
Questa tecnica permetteva una nuova funzionalita': l'ascolto
contemporaneo da parte di piu' postazioni della stessa sorgente. Ma
sorgeva il problema che quando molti utenti erano collegati
contemporaneamente sulla stessa sorgente il segnale diminuiva di
potenza e qualita'.
In questa situazione la Elvis elettronica ha introdotto il concetto di
selezione della sorgente in centrale e in quest'ottica ha sviluppato
un prodotto dedicato composto da centralina di smistamento e
postazioni intelligenti.
Sin dalla prima fonoteca realizzata dalla ELVIS ogni postazione aveva
non piu' un selettore meccanico ma un tastierino e un display che
selezionava e visualizzava il canale prescelto.
La selezione comportava una commutazione della centralina sull'ingresso selezionato.
Il cablaggio e' stato percio' ridotto ad un solo cavo di segnale
indipendente dal numero di sorgenti (con l'aggiunta di alimentazione
e controlli).
I segnali inoltre sono stati bufferizzati in centralina con la
conseguenza di non limitare il numero di accessi contemporaneo alla
stessa sorgente e la regolazione del volume e' divenuta digitale.
Nel 1996 e' stata introdotta l'ultima evoluzione tecnica della
fonoteca da parte della Elvis: centralina e postazioni collegate da un
solo cavo UTP (lo stesso usato per collegare in rete i Pc) con
indubbi vantaggi in fatto di cablaggio.
Le caratteristiche
Le Fonoteche e le Fonovideoteche differiscono dalle Mediateche
dal fatto di offrire all'utente un accesso "passivo" al
patrimonio audiovisivo della biblioteca e dal numero limitato di
sorgenti e postazioni.
Possono essere strutture autonome da installare in
piccole Biblioteche o in zone separate della Mediateca vera e propria.
Abbiamo sviluppato un prodotto dal costo non
impegnativo che comunque permette di usufruire delle stesse
performance della Mediateca: distribuzione matriciale delle sorgenti
con una qualita' di ascolto hi-fi, identico cablaggio UTP comune alla
mediateca, intercambiabilità della postazioni audio video con
postazioni multimediali.
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